Il Progetto

PROGETTO PROMOZIONALE

IL PROGETTO ARCO SENZA BARRIERE

Un progetto da condividere per diventare Protagonisti nel Nostro Sport.

Il Progetto Promozionale Para-Archery “Arco Senza Barriere” nasce dall’iniziativa del campione paralimpico Oscar De Pellegrin:

“Cari amici sono Oscar De Pellegrin ed in queste poche righe voglio illustrarvi il Progetto Promozionale Para Archery della Federazione Italiana Tiro con l’Arco, sul quale stiamo lavorando da diversi mesi e che si pone importanti obiettivi per il presente ed il futuro.

Un progetto che credo sia importante condividere con tutto il popolo dell’arcieria affinché ognuno di voi possa diventare parte attiva e sentirsi protagonista del nostro ambito sportivo.

Con l’inizio del nuovo quadriennio Olimpico e Paralimpico che ci porterà ai Giochi di Rio 2016 abbiamo ritenuto indispensabile, almeno per i primi due anni, investire una parte delle risorse a disposizione nella promozione per far crescere il numero di atleti praticanti e per dare nuova linfa al movimento Paralimpico.

La FITARCO, di concerto con il Comitato Italiano Paralimpico e con il supporto di un’azienda, “Giesse – Professionisti nel Risarcimento Danni”, che ha legato il suo nome alla Nazionale Paralimpica, ha quindi deciso di promuovere la pratica sportiva in maniera incisiva e mirata, facendo anche leva sul grande successo avuto dalla spedizione italiana alle Paralimpiadi di Londra 2012.

Naturalmente era giusto ripartire dalla grande valenza sportiva e sociale che hanno avuto gli ultimi Giochi Paralimpici. La persona con disabilità deve prendere coscienza delle grandi opportunità che può offrirgli la pratica sportiva: come possibilità di recuperare indipendenza, riscoprire le proprie potenzialità e ritornare ad essere un protagonista.

Un primo e fondamentale compito della FITARCO sarà formare nuovi tecnici che, oltre alla disciplina sportiva, dovranno conoscere la disabilità e di conseguenza imparare a porsi nei suoi confronti. Una approfondita conoscenza della tipologia di disabilità posseduta dall’arciere consentirà di preparare tecnicamente al meglio l’atleta e conoscere la sintomatologia che potrebbe compromettere il risultato tecnico.

Non è più sufficiente trasmettere alla persona disabile che il tiro con l’arco è uno sport facile da praticare. L’approccio non va banalizzato. L’allievo disabile, per quanto autonomo possa essere, va invece assistito ed incoraggiato, facendogli capire che è possibile il confronto con qualsiasi altro arciere a prescindere dalla condizione fisica, spiegandogli che i risultati vengono gradualmente e che ci sono tecnici e strutture accessibili dove allenarsi, sia d’estate che d’inverno.

Stesso discorso per le famiglie che dovranno essere edotte sui vantaggi che ha per il disabile tirare con l’arco dal punto di vista della motivazione, dell’autonomia e dell’integrazione sociale attraverso la pratica sportiva. Il gesto atletico che fa l’arciere nel tendere l’arco, se assistito da tecnici preparati e con l’utilizzo di materiali adeguati, porta innumerevoli vantaggi alla tonicità muscolare nel suo complesso e lo sviluppo dell’attenzione nel rapporto con la visuale/bersaglio fa scoprire nuove abilità spesso sopite.

La sensibilità nei confronti dell’integrazione sociale è nel DNA della FITARCO e ci impone di perseguire e sviluppare questo progetto ambizioso, impegnativo, ma che è alla nostra portata e che può dare grandi risultati e soddisfazioni a tutti gli attori coinvolti, in primis alle società che operano sul territorio.

Bisogna infatti procedere ad una informazione accurata, con la collaborazione della Federazione, del CIP e dei Comitati Regionali sulle leggi presenti in tantissime Regioni, Province e Comuni che prevedono contributi ed agevolazioni alle associazioni sportive che promuovono l’attività sportiva praticata da soggetti disabili. L’INAIL, ad esempio, da sempre incentiva progetti finalizzati all’inclusione sociale attraverso lo sport e noi dobbiamo essere pronti a non lasciarci sfuggire questo tipo di opportunità.

Andiamo ora ad esaminare punto per punto gli obiettivi specifici del Progetto e le azioni da intraprendere per realizzarlo.”

Dopo il suo addio alle gare che segue l’oro conquistato ai Giochi di Londra 2012 nelle vesti di portabandiera dell’Italia, divenuto Consigliere Federale FITARCO, ha messo insieme un gruppo di appassionati volontari per pianificare un programma di lavoro che permettesse alla Federazione Italiana Tiro con l’Arco di ottenere una crescita a 360° del movimento arcieristico paralimpico, di mettere a disposizione di praticanti e non un luogo di incontro che diventasse un punto riferimento per tutti, cercando sempre di dare la giusta visibilità e riconoscibilità a queste attività.

QUALI OBIETTIVI SONO STATI RAGGIUNTI?

Dal 2013 al 2016 il progetto, sostenuto e finanziato fin dall’inizio dal Comitato Italiano Paralimpico che lo ha immediatamente considerato un vero e proprio “progetto pilota” da estendere anche ad altre discipline, ha ottenuto risultati ragguardevoli.

Anche l’azienda “GIESSE – Risarcimento Danni”, ha da subito sostenuto questa iniziativa divenendo sponsor di Arco Senza Barriere, così come della Nazionale Paralimpica, accompagnando tutto il percorso di crescita di questo progetto fino ai giorni nostri.

Nello specifico è stato creato un portale interamente dedicato all’attività para-archery che diventasse un’agorà per il movimento o per i curiosi che si avvicinavano al mondo arcieristico; sono stati formati attraverso dei corsi svolti alla Scuola dello Sport del CONI di Roma decine di nuovi tecnici Federali specializzati nel tiro con l’arco paralimpico e, infine, il tiro con l’arco è stato portato come attività di riabilitazione in numerosi Centri Spinali di tutta Italia, con il doppio obiettivo di ricoprire un ruolo sociale utile per le persone e le famiglie che affrontano un percorso di vita con la disabilità e, allo stesso tempo, per avere nuove opportunità di tesserare arcieri e ampliare la base dei praticanti, guardando anche al versante agonistico.

Tutti questi obiettivi sono stati raggiunti con risultati ragguardevoli:

  • Il numero di tecnici federali specializzati sono aumentati in maniera considerevole su tutto il territorio Nazionale, andando a soddisfare le esigenze crescenti delle Società nel poter accogliere e far crescere gli arcieri con disabilità fisica. Naturalmente questo percorso non è concluso e per questo sono in programma anche nel quadriennio 2017-2020 nuovi corsi di specializzazione.
  • L’attività nei Centri Spinali è avviata e continua ad esserci grande richiesta per il tiro con l’arco come disciplina sportiva di riabilitazione psico-fisico dei degenti. Un lavoro che dà anche una solida e importante prospettiva futura alle persone che, una volta usciti dalle strutture ospedaliere, potranno continuare a praticare uno sport che integra al 100% l’attività di arcieri disabili e non.
  • Il numero di praticanti e tesserati paralimpici è più che raddoppiato nel corso del quadriennio, così come sono raddoppiati i partecipanti ai Campionati Italiani Para-Archery. La FITARCO ha quindi raggiunto l’obiettivo di ampliare in maniera considerevole il suo movimento di base e quello legato all’attività agonistica.

L’aumento dei tesserati e le vittorie dei Campioni della Nazionale, che di Arco Senza Barriere sono fin dall’inizio i principali testimonial, ha portato un interesse sempre maggiore anche tra i giovani che, per la prima volta, si sono avvicinati a questo sport portando per la prima volta a competere nei Campionati Italiani le categorie giovanili.

Obbiettivo del Tecnico Zonale

Il Tecnico Zonale avrà il compito di supportare tutte le Compagnie della zona. Dovrà affiancare su richiesta i tecnici delle società, in modo da garantire alla persona disabile che si avvicina al tiro con l’arco l’apprendimento di un gesto tecnico adeguato e compatibile con il suo grado di disabilità. Grazie alla sua esperienza permetterà un migliore inserimento degli atleti disabili nelle società arcieristiche.

Obbiettivo della Segreteria Federale del Settore Paralimpico

Abbiamo già individuato le Unità Spinali e i Centri Riabilitativi dislocati sul territorio italiano che abbiano già avviato un centro CAS/CASP (grazie alla presenza del Comitato Italiano Paralimpico).

Ci poniamo l’obiettivo di collaborare con loro al fine di inserire tra le discipline già praticate in questi istituti anche il tiro con l’arco e di avviarne di nuovi con cui collaborare in maniera diretta, inviando i tecnici zonali e fornendo il materiale necessario per intraprendere la pratica sportiva. In questa fase saranno coinvolti i Comitati Regionali e le compagnie arcieristiche della zona, programmando un lavoro continuativo e facendo conoscere ad ogni associazione sportiva e sociale la realtà disabile.

Organizzeremo riunioni informative invitando Presidenti e Consiglieri dei Comitati Regionali FITARCO e CIP, Presidenti e Tecnici di Società, così da far conoscere le possibilità e le opportunità che vengono offerte a chi approccia al mondo della disabilità, spiegando quali tipologie di atleti disabili possono essere avviate al tiro con l’arco, le problematiche connesse ed i contributi rivolti al connubio “Sport e Disabilità” monitorando le leggi Regionali e gli incentivi previsti da CIP ed INAIL.

Di fondamentale importanza è la formazione dei tecnici e l’aggiornamento degli attuali. A tal proposito stiamo predisponendo l’organizzazione di corsi di specializzazione, per poter formare un numero sempre maggiore di figure professionali atte a coprire l’intero territorio Nazionale.

GIOVANI E FUTURO

Quest’ultimo obiettivo incentrato sui giovani è stato un vero e proprio successo, accolto anche dal Comitato Italiano Paralimpico come un esempio da seguire da tutte le altre discipline sportive

In effetti l’atto conclusivo del Progetto Promozionale nello scorso quadriennio è stato quello di creare in FITARCO un Settore Giovanile Para-Archery, seguito dai tecnici della Nazionale con raduni e momenti di incontro anche con la Nazionale Senior. Un risultato storico, mai raggiunto prima da altre Federazioni Paralimpiche.

L’ennesimo fiore all’occhiello della FITARCO che ha permesso di ottenere anche per il nuovo quadriennio il supporto del CIP per proseguire il Progetto “Arco Senza Barriere” e ottenere nuovi e stimolanti obiettivi.

IL NUOVO OBIETTIVO DI ARCO SENZA BARRIERE

Nel 2017-2018 Arco Senza Barriere si è dato infatti posto un altro obiettivo da centrare. Quello di incrementare ulteriormente il numero di praticanti e tesserati appartenenti alle classi giovanili e, allo stesso tempo, di far crescere i giovani atleti della Nazionale Para-Archery per garantire un lungo futuro di successi alla vincente tradizione degli Azzurri.

I successi dell’Italia sono d’altronde testimoniati dai numeri, visto che ai Giochi Paralimpici gli arcieri italiani vantano nel complesso 28 medaglie, con podi conquistati consecutivamente nelle ultime 8 edizioni delle Paralimpiadi.

Un lavoro concretizzato già nel corso del 2016 e che nel 2017 ha portato i suoi primi frutti, facendo esordire in ambito internazionale diversi giovani con la Nazionale Senior.

Per quanto riguarda la formazione i nuovi corsi per tecnici specializzati nell’attività para-archery proseguiranno anche in questo quadriennio. Il primo previsto è per novembre 2017 e questo darà ulteriori possibilità alle Società FITARCO sparse su tutto il territorio nazionale di accogliere con la necessaria competenza nuovi giovani da avviare alla pratica arcieristica.

Attraverso l’ormai consolidata collaborazione con Ability Channel, che gestirà in prima persona il nuovo portale di Arco Senza Barriere, si cercherà di stimolare la curiosità dei neofiti e dei genitori di ragazzi con disabilità presentando e approfondendo le storie personali e quelle legate all’attività agonistica che degli arcieri della Nazionale Giovanile Para-Archery.

FITARCO seguirà quindi con news, approfondimenti, interviste, video e servizi fotografici i nostri atleti e i tecnici in occasione dei raduni della Nazionale Giovanile e delle manifestazioni agonistiche nelle quali saranno impegnati. Tutte le produzioni verranno condivise via web attraverso il portale e i canali social federali.

Siamo certi che queste iniziative permetteranno a un numero sempre maggiore di persone di conoscere i nostri giovani protagonisti e di stimolare la curiosità di tanti coetanei che potranno così avvicinarsi alla disciplina sportiva che meglio di tutte le altre abbatte ogni barriera.

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