Il 2015 di … – episodio 3

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La terza puntata ci fa scoprire tutte le emozioni di una campionessa del compound …di chi stiamo parlando?! Di Eleonora Sarti e del suo 2015:

Beh che dire, il mio 2015 è iniziato con l’idea di “appendere l’arco al chiodo”, tra delusioni e scelte difficili, avevo intenzione di salutare questo mondo.

Poi, grazie anche all’aiuto di alcune persone, un giorno ho deciso che forse davvero avevo trovato la mia strada, l’unica in cui mi sono da sempre sentita sicura. Mi mancavano quelle sensazioni che solo l’arco mi ha permesso di provare e così ho deciso che il mio nome doveva essere scritto tra quello dei grandi … non importava quanto tempo ci avrei messo, ma ce la dovevo fare! Ho iniziato a capire di avere fatto la scelta giusta quando ad Almere ho portato a casa due medaglie d’oro e tre record del mondo.

E tutto è ripartito da lì!

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Il Mondiale è stato un sogno per cui ho lavorato sodo tutta l’estate, senza mai un giorno di stop: passavo le mie giornate al campo, non esistevano serate fuori, pause o momenti di relax, volevo più di qualsiasi cosa quella medaglia d’oro. Salendo sulla linea di tiro in finale sapevo di aver fatto tutto, e sapevo di dovermi solo divertire e 

 

sì, avrei lottato fino alla fine, ogni singola freccia … l’ultima è stata la più difficile, tremavo, tremava ogni centimetro del mio corpo, ma sapevo di poterla tirare bene … ho chiuso gli occhi … ho sentito un boato, il pubblico in piedi, avevo vinto, ce l’avevo fatta … è stata un’emozione incredibile, l’inno italiano tutto per me, la nostra bandiera, più alta di tutte … mille brividi e lacrime.

E poi le carte paralimpiche: la prima vinta insieme a Rolly, il mio compagno e mentore di mille avventure, e poi quella individuale, con scritto “si va a Rio” … cavoli, sì! Si va a Rio!

sartiQuattro anni fa, all’apertura dei giochi paralimpici di Londra mi ero ripromessa di esserci ed eccomi qua con quella tanto desiderata carta in mano, e ora come all’ultima mano di una partita importante, bisogna giocarsela bene, senza tralasciare nulla … ora non si gioca più, ora bisogna lottare per raggiungere quel sogno. Da quel momento sono arrivati altri riconoscimenti importanti, tra cui quello di Viareggio per lo Sport, tra personaggi illustri, con Pianegiani e Lippi che mi si avvicinano e mi chiedono un bacio e una foto.
E poi il quirinale, ero emozionatissima: tanti miei miti erano seduti accanto a me e provavano le mie stesse sensazioni tra cui stringere la mano al presidente, l’uomo Italia!

L’ho ammetto, non ho chiuso occhio la notte prima. E come se non bastasse la nazionale “normo”, il mio nome accanto a quelli che quando circa due anni fa ho iniziato credevo fossero intoccabili, il mio nome accanto a quello di Marcella (Tonioli), mi ricordo che la prima volta che l’ho incontrata non riuscivo a parlarle, e ora potrei essere una sua compagna di squadra…incredibile davvero!

Ancora non me ne rendo bene conto, mi sembra tutto così strano e intoccabile e invece dentro questo sogno ci sono e ci sto anche davvero bene e a mio agio.

Ora tocca a me … stringere i denti e crederci, giorno dopo giorno, ogni singola freccia“.

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