Collari d’Oro: premiati i campioni del mondo Travisani e Petrilli

Dalla medaglia al Collare. Cambiano i riconoscimenti, ma il materiale è sempre lo stesso: oro. Dopo il trionfo iridato a Dubai, i campioni del mondo del tiro con l’arco paralimpico si sono meritati la massima onorificenza sportiva conferita dal Coni (il Comitato olimpico nazionale italiano). Di chi si parla? Ovvio, di Stefano Travisani (Open mixed team) e Vincenza Petrilli (oltre al mixed team, iridata pure nell’individuale). 

FESTA – Ebbene sì, anche questa volta il tiro con l’arco era rappresentato al meglio nella festa dello sport per antonomasia, celebrata come di consueto a Roma, nella Palestra monumentale legata all’Università degli Studi del Foro Italico. A tenere a battesimo la cerimonia, trasmessa in diretta televisiva su Rai 2, hanno pensato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, e il neo ministro dello Sport, Andrea Abodi. «C’è un organo del corpo – ha affermato proprio il ministro – che indica alla perfezione lo stato della nostra salute: è il cuore. Il mio, oggi, segnala emozioni forti». 

PRIME VOLTE – Emozioni che ha vissuto pure Vincenza Petrilli, chiamata sul palco dai presentatori Arianna Secondini e Marco Franzelli: «Questo è stato l’anno delle prime volte  – ha sorriso “Enza” -. E delle prime medaglie. Mi ritengo fortunata perché ho avuto in Stefano Travisani un grande punto di riferimento. Insieme abbiamo lavorato per portare a casa dei risultati importanti». 

FONTE D’ISPIRAZIONE – A proposito di Travisani, non è mancato un passaggio su una delle fonti d’ispirazione per Stefano: Alex Zanardi. «Ho avuto il piacere di incontrarlo – sono state le parole dell’arciere azzurro -; Alex è uno dei tanti ad avermi dato forza, nel mio momento peggiore. La forza di risollevarmi, di rialzarmi e di essere ancora qui». Non è la prima volta, peraltro: il primo Collare d’Oro di Travisani risale al 2017, l’anno dell’esordio al Campionato mondiale di Pechino, dove è riuscito a conquistare il titolo iridato nel misto con Elisabetta Mijno. 

TITOLI DI CODA – Ecco perché, nel momento in cui scorrono i titoli di coda sulla cerimonia arricchita da tantissimi campioni (da Benedetta Pilato a Gregorio Paltrinieri, passando per “Pecco” Bagnaia), la sensazione è netta, unanime, concreta: in futuro, sul palcoscenico dei Collari d’Oro, ci potrebbe essere ancora ampio spazio per Stefano, Vincenza. E altri azzurri del tiro con l’arco. 

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