Il regolamento Para-Archery: puntata 1

convenzione para-archery

Anno dopo anno il numero di atleti paralimpici è cresciuto, basti pensare alla partecipazione più che raddoppiata alla
prima tappa della European Para-Archery Cup di Olbia o ai numeri degli ultimi Campionati Italiani: dare diffusione alle regole delle competizioni Para è d’obbligo per conoscere meglio una disciplina in espansione.

Innanzitutto, la carta d’identità dell’atleta paralimpico: la tessera di classificazione. Questo documento, compilato dai classificatori, contiene tutte le informazioni necessarie al giudice di gara durante il controllo del materiale, gli ausili utilizzabili e la classe di gara. Tutte queste informazioni si evincono dalla tessera di classificazione.

World Archery riconosce nell’arco ricurvo, nel compound e nel W1 due classi Para-Archery: donne open e uomini open; per la categoria Visually Impaired le classi sono V.I. 1 (non vedenti) e V.I. 2/3 (ipovedenti), senza distinzione tra uomini, donne, compound o arco ricurvo. Tutti tireranno assieme nella relativa classe.

Gli atleti open ricurvo e open compound si atterranno, per quanto concerne l’attrezzatura, alle disposizioni del RTT, gli atleti W1 hanno invece delle eccezioni: il peso di trazione massimo è 45 libbre; non è ammesso l’uso di visette o lenti; non è ammesso un dispositivo di livellamento; è ammesso l’uso di sganci.

convenzione para-archery

  • Gli atleti V.I. possono avvalersi del mirino tattile e possono utilizzare nella stessa classe o l’arco ricurvo o l’arco compound, quest’ultimo sia trattenendo la corda con le dita che con uno sgancio. L’arco compound dovrà avere un peso di trazione inferiore a 45 libbre sia per gli uomini che per le donne. Potranno inoltre avvalersi di un assistente (che deve essere un tesserato FITARCO) che può stare dietro o immediatamente a fianco dell’atleta. Il ruolo dell’assistente è quello di dire al concorrente la posizione delle frecce sul bersaglio.
    Dovrà inoltre informarlo su questioni inerenti la sicurezza.
  • Quando l’atleta ha terminato i tiri, l’assistente dovrà tornare dietro la linea di attesa, mentre l’atleta potrà restare sulla linea di tiro o tornare dietro la linea di attesa. Dopo il segnale dato per il termine di ogni serie di frecce, questi può aiutare l’atleta a regolare l’attrezzatura, il mirino e guidarlo ai bersagli. L’assistente fungerà da addetto alla registrazione dei punteggi e firmerà al posto del concorrente. L’atleta ed il suo assistente devono essere facilmente individuabili. Indosseranno la stessa divisa ed avranno lo stesso numero di pettorale.
  • Può essere usata una carrozzina di qualsiasi tipo purché corrisponda al principio ed al significato di “sedia a rotelle”. Nessuna parte della carrozzina può sostenere il braccio dell’arco quando l’atleta sta tirando; nessuna parte dello schienale della carrozzina o del suo supporto verticale può sporgere arrivando oltre la metà del corpo; tutte le parti della sedia devono essere ad almeno 110 mm sotto l’ascella dell’atleta mentre è in posizione di tiro; supporti per il corpo che sporgono oltre la verticale principale dello schienale della sedia devono essere di misura compresa tra i 100 e 110 mm sotto l’ascella dell’atleta; la carrozzina non deve misurare più di 1,25 m di larghezza; è ammesso l’uso di un sistema anti-rollio.
  • Può essere usata una sedia o sgabello di qualsiasi tipo purché corrisponda al principio e al significato della parola “sedia”; nessuna parte della sedia può sostenere il braccio dell’arco quando l’atleta sta tirando; nessuna parte della sedia può essere a contatto con il busto dell’atleta che non può quindi poggiarsi allo schienale mentre sta tirando; la zona di contatto con il terreno, formata dalle gambe della sedia e il piede dell’atleta, non deve essere superiore a 60×80 cm lungo la linea di tiro.
  • Gli atleti che hanno gli arti inferiori di lunghezza diversa uno dall’altro, quando tirano possono utilizzare sotto un piede – o come parte della scarpa – un rialzo di qualsiasi materiale per stabilizzare la posizione eretta purché non sia più grande di 2 cm rispetto all’impronta della scarpa.
  • I soli atleti appartenenti alla classe W1 possono usare contemporaneamente sia supporti che strapping. Possono usare qualsiasi equivalente di supporti per mantenere la stabilità del corpo sempre che non sostenga l’arco mentre l’arciere è in posizione di tiro.
    Gli atleti appartenenti alla classe open, nel caso in cui la tessera di classificazione li autorizzi, possono avere una sola cinghia attorno al torace; per alcuni atleti su carrozzina potrà essere ammesso l’uso di strapping per le gambe, sempre nel caso in cui la tessera di classificazione lo specifichi.
  • Può essere usata una protesi del braccio, inclusa la mano, e può essere attaccata all’arco purché non sia  ompletamente rigida o fissata in modo permanente.
  • Atleti appartenenti alla classe W1 che non possono incoccare le proprie frecce possono avere una persona per farlo. Queste persone possono fornire assistenza di tipo verbale o altro tipo, specialmente per l’individuazione delle frecce o la regolazione del mirino senza recare disturbo ad altri atleti. L’atleta ed il suo assistente devono essere riconoscibili: dovranno indossare la stessa divisa e, nel caso l’atleta indossi il pettorale, dovranno avere lo stesso numero.
  • Durante il controllo del materiale, il giudice di gara dovrà verificare con attenzione che gli ausili utilizzati siano presenti sulla tessera di classificazione e che rispondano ai dettami del regolamento.
    Conclusa la parte riguardante l’attrezzatura e gli ausili degli arcieri, diamo appuntamento al prossimo numero per scoprire come si svolge una gara Para-Archery, dalla qualifica agli scontri.

Pubblicato su Arcieri n.3/2018 a cura di Manuela Cascio.

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