Sette pass per le Paralimpiadi di Tokyo 2020 e quattro medaglie (2 argenti e 2 bronzi) è il ricco bottino della Nazionale Italiana ai Campionati Mondiali Para-Archery di ‘s-Hertogenbosh, in Olanda, che chiude così la rassegna internazionale al 10° posto nel medagliere per Nazioni.
LE QUALIFICAZIONI PER TOKYO 2020 DEGLI AZZURRI – I Mondiali in Olanda rappresentavano anche il primo appuntamento di qualificazione alle prossime Paralimpiadi. Nei giorni scorsi sono state staccate le carte per Tokyo 2020 e l’Italia ha festeggiato la conquista di 2 pass nel ricurvo femminile grazie all’argento mixed team di Elsabetta Mijno e all’8° posto individuale di Veronica Floreno; 1 nell’arco olimpico maschile per il 2° posto mixed team di Stefano Travisani; 2 carte nel compound donne per il 3° posto mixed team compound di Maria Andrea Virgilio e per il 4° posto individuale di Eleonora Sarti e 2 nel maschile grazie al bronzo nel misto compound di Alberto Simonelli e al 3° posto di Paolo Cancelli nel torneo di recupero di qualificazione.
MIJNO E TRAVISANI D’ARGENTO – Elisabetta Mijno e Stefano Travisani sfiorano il bis mondiale nel mixed team dell’arco olimpico. Dopo il titolo iridato del 2017, gli azzurri arrivano ancora un volta in finale ma in questa occasione vengono sconfitti dalla Russia (Barantseva, Tsydorzhiev) con il risultato di 5-3. La finale per l’oro inizia bene per l’Italia che passa subito in vantaggio (31-30) e si mantiene davanti anche nella seconda tornata di frecce che finisce in parità (35-35). La Russia però ritorna prepotentemente in partita prima con il pareggio del terzo parziale (36-32) e poi con un altro 36-32 che questa volta decide la partita. Mijno e Travisani si prendono comunque un meritatissimo argento.
LE AZZURRE DI BRONZO – La sfida per salire sul terzo gradino del podio è una lunga battaglia. Le russe partono meglio con il 50-45 che vale il 2-0, l’Italia però non si abbatte, anzi, riparte con grande convinzione e nelle successive due volée ribalta la situazione con i parziali di 45-41 e 56-50. La finale però è tutt’altro che finita, la Russia rialza ancora la testa e con il 53-42 dell’ultimo set porta la partita alle frecce di spareggio. E’ qui che le azzurre trovano la forza per reagire ancora e issarsi sul podio iridato con il punteggio di 22-16 nelle tre frecce che valgono il bronzo.
VIRGILIO E SIMONELLI DI BRONZO – Maria Andrea Virgilio e Alberto Simonelli vincono la medaglia di bronzo grazie al successo nella finale mixed team compound contro l’Iran (Mohammadi, Mandhaezadeh) 149-141. La coppia azzurra è quasi perfetta e conduce la sfida dalla prima all’ultima freccia senza mai lasciare agli avversari la possibilità di poter anche sognare al rimonta. A dimostrare la superiorità ci sono tutti i parziali a favore degli azzurri: 37-36, 36-32, 38-37 e 38-36.
VACCARO D’ARGENTO TRA I VISUALLY IMPAIRED 2/3 – Giovanni Maria Vaccaro è vice campione del mondo tra i Visually Impaired 2/3. La finalissima lo ha visto sconfitto con il risultato di 6-2 nel match con il britannico Steve Prowse. L’inizio della sfida è subito in salita per l’azzurro che si trova sotto 4-0 dopo i primi due parziali (24-19 e 28-23). Vaccaro nel terzo set prova a rientrare in gara vincendo 26-25 ma la rimonta non si concretizza perché l’avversario chiude i conti nelle ultime tre frecce con il 26-21 che decide la gara.
Per l’atleta della Dymond Archery Palermo si tratta quindi del secondo argento contro Prowse nelle ultime due sfide internazionali: l’azzurro è infatti anche vicecampione continentale, avendo ottenuto il secondo posto anche dopo i Campionati Europei del 2018.
IL COMMENTO DEL CT WILLY FUCHSOVA
Le parole del Responsabile Tecnico della Nazionale Para-Archery Willy Fuchsova al termine del Mondiale:
“Il mio commento non può che essere positivo, stiamo torniamo a casa con due argenti e due bronzi, cui si aggiungono 7 pass per i Giochi Paralimpici. Avremo poi la possibilità di ottenere altri slot il prossimo anno agli Europei di Olbia. La cosa più importante è che torniamo a casa con una squadra sempre più coesa: abbiamo lavorato tutto l’anno proprio su questo concetto di unione, perché è vero che l’unione fa la forza. Un grazie lo devo rivolgere agli atleti e a tutto lo staff tecnico, ma non dimentico chi ci è stato accanto, chi ha creduto in noi e chi ci ha sostenuto. Un grazie a tutti quelli che hanno tifato per noi e chi ha lavorato per noi dietro le quinte, compresi gli impiegati della FITARCO. Non posso che rimandarvi tutti agli Europei, ci vedremo lì per la conquista delle prossime carte Olimpiche e poi saremmo pronti per Tokyo 2020″.
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