Paralimpiadi in quarantena: i Giochi di Tokyo sono rimandati di un anno

La diffusione del Covid-19 stravolge anche il calendario arcieristico: gli Europei in programma a Olbia slittano al 30 maggio. E la tappa di Nove Mesto, in Repubblica Ceca, al 18 luglio 

Il Coronavirus manda lo sport in quarantena. E cancella i Giochi dal calendario 2020. Ma il sogno paralimpico è solo rimandato di un anno: il Sol Levante illuminerà l’arco e le frecce nell’estate 2021. 

La notizia legata al rinvio delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo era ampiamente nell’aria. E ha trovato il riscontro dell’ufficialità: in questo momento, non ci sono le condizioni per accendere il braciere. Il rischio di contagio è ancora troppo elevato. E così, Tokyo 2020 (la denominazione resta tale e quale) slitta di dodici mesi, come hanno confermato Cio, governo nipponico e Comitato organizzatore.

PARLA SCARZELLA – «Sono perfettamente d’accordo con questa decisione – afferma il presidente della Fitarco, Mario Scarzella -. Prima viene la salute delle persone, dopo lo sport. Adesso aspetteremo l’aggiornamento dei calendari 2020 e 2021 e poi, a livello continentale e italiano, cercheremo di rimodulare le date degli eventi. A tale proposito è già previsto a breve un consiglio dell’esecutivo World Archery per definire i programmi futuri che incideranno su quelli continentali».

AL LAVORO – Gli azzurri continueranno comunque a lavorare: «Sì, perché il nostro obiettivo resta la qualificazione di entrambe le squadre da aggiungere ai 2 pass individuali che abbiamo, così come nel paralimpico vogliamo qualificare anche i W1. Ora sappiamo che ci sarà il tempo per far disputare altre prove di qualificazione senza passare attraverso i ranking internazionali. In questo caso forse saremmo stati agevolati visto che la squadra femminile risulta terza nella classifica mondiale, ma credo che arrivare alla qualificazione attraverso un’apposita competizione sia un modo per premiare gli atleti».

PRIORITÀ ALLA SALUTE – Anche il presidente del Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), Andrew Parsons, non ha alcun dubbio: «La salute e il benessere della vita umana devono sempre essere la priorità numero uno. E organizzare un evento sportivo di qualsiasi tipo, durante questa pandemia, non è semplicemente possibile. Ora è essenziale che vengano prese tutte le misure per cercare di limitare la diffusione del Covid-19, un virus che sta colpendo quasi ogni Paese del mondo: il numero di casi noti è aumentato di quasi cinque volte negli ultimi 10 giorni. In un’epoca in cui molte comunità sono bloccate, con posti di lavoro e negozi chiusi, continuare a perseguire il sogno dei Giochi di Tokyo 2020 non avrebbe avuto senso. Ed è per questo che il rinvio è l’unica opzione logica. Quando le Paralimpiadi si terranno il prossimo anno, saranno una spettacolare celebrazione globale dell’umanità che si riunirà di nuovo insieme. Il movimento paralimpico si basa sul superamento delle avversità da parte delle persone, ed è quello che faremo nel 2021». Sulla stessa linea di pensiero, il presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico), Luca Pancalli: «Orgoglioso di far parte di un movimento che antepone la tutela della salute agli interessi economici. Rinviare i Giochi è un segno di rispetto nei confronti di chi sta perdendo i cari e soffrendo a causa del Covid-19. Che i Giochi possano diventare un momento di rinascita». 

NUOVO CALENDARIO – Cambia, inevitabilmente, pure il calendario del tiro con l’arco. A cominciare dai Campionati Europei Paralimpici di Olbia: prevista in un primo momento dal 18 al 25 aprile, la rassegna continentale è posticipata al 30 maggio (e durerà fino al 7 giugno). Questo significa che, in Sardegna, gli arcieri si sfideranno dal 26 giugno al 5 luglio. Va ricordato che l’appuntamento di Olbia è valido anche come gara di qualificazione per Tokyo 2020. E a proposito del Giappone, l’ultima gara utile per accedere ai Giochi paralimpici coincide con il World Ranking Tournament di Nove Mesto. Tuttavia, anche in Repubblica Ceca si gareggerà più avanti: non da 15 al 21 giugno, ma dal 18 al 26 luglio. «La decisione è stata presa da World Archery e World Archery Europe – conclude il presidente Scarzella – dopo aver concordato le date insieme al Comitato organizzatore di Olbia. E agli organizzatori della gara di Nove Mesto: grazie al loro assenso è stato possibile posticipare ulteriormente l’evento in Sardegna. Si tratta di un appuntamento molto importante per l’Italia che, oltre a ospitare una gara internazionale di rilievo, avrà l’opportunità di aggiungere i pass del W1 ancora mancanti. Pass che si aggiungerebbero ai 7 già ottenuti nel 2019 ai Mondiali». 

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